Il piacere degli occhi è il libro in cui François Truffaut aveva deciso di presentare una selezione di quanto aveva scritto sul cinema in più di trent’anni, prima come critico e polemista per riviste celebri come Arts e Les Cahiers du cinéma, fino ai saggi degli anni Settanta e Ottanta in cui, ormai cineasta affermato, Truffaut traccia una galleria di ritratti vividi e penetranti di registi (Rossellini, Hitchcock, Orson Welles, Woody Allen), scrittori (André Gide, François Mauriac) e attori (Fanny Ardant, Julie Christie, Charles Aznavour, Gene Kelly): una testimonianza importante di chi ha vissuto dall’interno un periodo tra i più fecondi del cinema francese e mondiale.