L’adolescenza è un periodo contrassegnato da comportamenti e spinte inconciliabili che in genitori e adulti suscitano incomprensioni e perplessità. L’adolescenza, dice l’autore, è un’età paradossale: è una fase di rottura rispetto al passato, eppure gli anni dell’infanzia continuano a condizionare il presente; gli adolescenti sono presi da loro stessi, eppure vivono per l’approvazione dei coetanei; sono più liberi, più indipendenti e più viziati che in passato, eppure dai loro occhi traspare sempre più spesso un malessere indefinibile. Ci sembra di aver capito quello che succede nella loro testa, ma poi i ragazzi procedono in un’altra direzione. “L’adolescente è come una biglia che corre lungo un crinale di montagna: non possiamo sapere da quale parte cadrà” scrive l’autore. La loro realizzazione in una direzione o in un’altra dipende sì da loro, ma in parte anche da noi. In questo libro si dà voce ai ragazzi e alle loro storie, perché la presenza e l’ascolto rimangono fondamentali, così come la pazienza: “Non c’è altra strada se non quella di accettare questi contrasti e attendere che con il tempo siano loro stessi a scioglierli”.