“Pacem in terris” (1963), la prima enciclica rivolta non solo ai cattolici ma a tutti gli uomini e le donne “di buona volontà”, ha aperto vie nuove alla tradizione del magistero della chiesa e del pensiero teologico. Essa ha fondato un nuovo linguaggio cattolico dei diritti umani, sociali, politici ed economici, e ha segnato una nuova tappa nel percorso dalla dottrina della “guerra giusta” a una cultura della pace e del dialogo.Questo volume colloca e rilegge l’ultima enciclica di Giovanni XXIII nel contesto degli ultimi due secoli: come un capitolo di svolta nella storia del Novecento e dell’aggiornamento della chiesa cattolica culminato con il Vaticano II, e alla luce dei “segni dei tempi” rappresentati dal nuovo disordine globale.