Ottobre 1968. Mentre sull’isola di Skorpios si celebrano le nozze fra il milionario Aristotele Onassis e Jackie Kennedy, la vedova del presidente, a Parigi Maria Callas sorseggia champagne in compagnia dell’amico di sempre Franco Zeffirelli. La sua carriera di cantante è sul viale del tramonto, e l’armatore greco – di cui era stata la compagna per dieci anni – l’ha tradita e abbandonata. Ma nemmeno in questo momento i riflettori su di lei si spengono: voce d’oro della lirica ed elegantissima diva, la sua vita è ormai da anni un palcoscenico su cui sono puntati gli occhi del mondo intero. E sotto questa luce abbagliante Maria vive d’arte e d’amore, trasformando la realtà quotidiana in teatro e il teatro in realtà. Dal giorno in cui incontra il suo destino di artista ad Atene fino all’ultima, sensazionale recita di Tosca al Covent Garden, la Callas arderà dello stesso fuoco delle eroine che incarna in scena, rendendo la sua esistenza un racconto epico di ambizione, desiderio e passione, mentre intorno a lei vorticano calunniatori e adoratori, nemici e salvatori, falsi amici e fedelissimi compagni di strada. Il dramma di una delle stelle più grandi e tragiche del Novecento, ma anche una Maria inedita, intima, piena di sentimento e fragilità: in un romanzo ardente eppure dalla penna leggerissima, Daisy Goodwin ci restituisce il ritratto di una diva irresistibilmente umana, spesso incompresa eppure in grado di comunicare tutto, cuore a cuore, al suo pubblico.