Se il 79% di noi dichiara di vivere in un perenne e diffuso stato d’ansia e 9 italiani su 10 si definiscono stressati, è perché non abbiamo mai imparato una cosa fondamentale: a spegnere il cervello. Certo, per la maggior parte del tempo funziona che è una meraviglia, ci regala idee folgoranti, ricordi che scaldano il cuore, e ci sorprende perfino per la quantità di cavolate che riesce a tenere a bada contemporaneamente. Ma ogni tanto comincia a girare ininterrottamente a vuoto come l’ormai proverbiale criceto, senza riuscire a fermarsi. Succede perché la parte del cervello che è programmata per proteggerci non si è ancora adattata a distinguere il pericolo di una fiera che ci vuole mangiare da quello di un colloquio con il capo, o dai casini in famiglia, e nemmeno da quello del tizio che ci ha rubato il posto nel parcheggio, e si mette in ogni caso in allarme. In poche parole, non sa riconoscere le situazioni di vera emergenza da quelle che non lo sono. A questo si aggiungono poi le batoste che l’esistenza spesso ci assesta. Ansia, stress, irritabilità e compagnia brutta sono tutte strategie di difesa. E visto che nella nostra vita di ogni giorno di situazioni di questo tipo ne abbiamo a dozzine, il cervello, e di conseguenza noi, vive in perenne stato di allerta. Lo sa che non si fa così, ma non può farne a meno. Ed è qui che entra in scena questo metodo ruvido e rivoluzionario. Con humor, pazienza, tanta competenza e una buona dose di sfrontatezza, la dottoressa Harper spiega cosa succede nel nostro cervello e ci guida in un processo fondamentale: “disincasinarlo” innanzitutto, e quindi addestrarlo a rispondere in maniera appropriata alle situazioni della vita quotidiana e ad affrontare una volta per tutte vecchi o recenti traumi che sono spesso alla base dei nostri disagi. Per insegnare al cervello a lavorare per noi e non contro di noi e riconquistare una volta per tutte la serenità e la felicità perdute.