L’ideale anarchico è aspirazione di libertà e desiderio di giustizia, ma anche reazione alla sopraffazione dei più deboli per mano dei più forti. È sogno di eguaglianza e di una società più giusta. Fratellanza tra pari. Per perseguire questi ideali, negli ultimi due secoli molti uomini e donne hanno sperimentato vite comunitarie e utopiche, progettato rivoluzioni impossibili, immaginato gesta romanticamente esemplari, disperate, e mille atti di eroismo. Infinite pagine di generosità ma anche di grandi tragedie. Perché nulla è semplice nelle vicende degli anarchici e delle anarchiche: il paradiso si mischia con l’inferno, le bandiere rosse a quelle nere. Così anarchici, così umani. In questo libro, cinquanta tra gli anarchici e le anarchiche più significativi sono disegnati dall’artista Pietro Spica. Alla stregua di un bordone musicale, i ritratti sono accompagnati da note biografiche, canzoni e poesie, da citazioni che si srotolano e rincorrono l’un l’altra, per infine delineare una toccante storia corale. Una vicenda scolpita dal sacrificio di tante donne e uomini, in grado di far emergere la ricchezza di un’idea plurale, sperimentale e antidogmatica. Il racconto di queste “storie d’anarchia” si concretizza così in un movimento concreto, nel corpo e nello spirito di queste donne e uomini, in una dimensione che lungi dall’essere solo politica è anche etica e profondamente umana. Nei ritratti: William Godwin, Stirner, Proudhon, Bakunin, Louise Michel, Carlo Cafiero, Lucy Parsons, Errico Malatesta, Voltairine de Cleyre, Gaetano Bresci, Emma Goldman, Noe Itō, Lucía Sánchez Saornil, Buenaventura Durruti, Maria Luisa Berneri, Amedeo Bertolo, Paolo Finzi, Giuseppe Pinelli e molti altri fino ai giorni nostri. Prefazione di Michele Serra.