Alice Lai ha 15 anni quando le scuole vengono chiuse a causa di un nuovo, sconosciuto virus. Vietato uscire se non per estrema necessità. In quella reclusione forzata Alice non sta poi tanto male, c'è sempre Internet per svagarsi in pace, e naturalmente il telefono, per sentire la sua inseparabile amica Andrea. Proprio lei un giorno le fa il nome di un nuovo youtuber: Skià.
Alice lo va a cercare, così, per curiosità. Ma Skià non è un personaggio come tanti, dice cose che nessun altro ha il coraggio di dire. E, soprattutto, attraverso il video lui la può vedere. Vedere la vera Alice, quella che non si mostra (quasi) a nessuno. Vederne i sogni, che emergono prepotenti e si mescolano alla sua realtà contaminata di fantasia, dei dialoghi infiniti con il mitico nonno Bob, di amori e di trasformazioni. Forse di allucinazioni. Sarà seguendo la voce di Skià, il suo sguardo magnetico, le sue parole rivelatrici che Alice potrà varcare i limiti che la tengono rinchiusa.
Affrontare le proprie paure, percorrere il confine tra sogno e veglia. Costruirsi un paio d'ali, tutte sue, per levarsi in volo.
Voglio mia mamma. Voglio mio padre. Voglio i miei amici (anche se non li ho mai voluti). Voglio la scuola. Pure la puzza di chiuso e di sudore nella classe. Voglio le passeggiate per le strade dietro casa. Voglio sedermi al parco a leggere i miei libri che ora non riesco più a toccare. Voglio la vita che avevo, che pure se faceva schifo è un milione di volte meglio di questa. Voglio sradicare un palazzo dal marciapiede e scaraventarlo in aria fino al centro del cielo, solo per vendetta. Voglio sollevare i mari e gli oceani, perché sono incazzata nera.