Cercando una nuova chiave di interpretazione del mondo, Laszlo, scienziato e presidente del Club di Budapest, indica un percorso che la scienza da tempo ha dimenticato, un percorso che fa riscoprire un universo unificato, un mondo rispiritualizzato. Infatti, secondo l’Autore, tutti gli aspetti e le dimensioni del cosmo – dall’atomo alle galassie, dall’anima al cervello, dalla nascita alla morte – sono connessi e integrati tra loro, in maniera non così dissimile dalle visioni spirituali della realtà proprie dell’induismo e dei nativi americani. Da qui, la riflessione di Laszlo diventa un invito a tradurre questa integrità del tutto, questa riscoperta della sacralità dell’universo, in decisioni finalmente consapevoli.