La Prima Guerra Mondiale «fu il risultato di una lotta lunga ed aspra contro lo spirito liberale e l’inizio di un’epoca di contestazione ancor più aspra dei principi liberali». Questo pensiero di Ludwig von Mises consente di rendere subito chiara una spiegazione delle cause remote e prossime della Grande Guerra, spiegazione molto differente da quelle più comuni. Questo testo intende documentare come l’accrescimento dei poteri politici sia all’origine della conflittualità che portò al disastro: una “guerra totale”, inevitabile conseguenza della costruzione dello “Stato totale”.
«Con questo suo nuovo libro, Di Martino ci dona una lettura inedita della Grande Guerra, che appare come un grande conflitto tra un liberalismo ottocentesco che non pervenne mai a reale maturazione, e le nuove forze liberticide e centralistiche che terranno per oltre mezzo secolo in pugno l’Europa e il mondo, e la cui presenza è ancora purtroppo molto viva all'inizio del terzo millennio.» — Paolo L. Bernardini (Accademia dei Lincei - Università dell’Insubria)
«Don Beniamino Di Martino ha realizzato un altro grandioso lavoro di interpretazione storica, scrivendo un libro sulle cause della Prima Guerra Mondiale che amplia notevolmente alcuni suoi precedenti studi sulla stessa epoca. Per Di Martino la Grande Guerra è stata una catastrofe della civiltà occidentale provocata dalle ideologie statolatriche.» — Guglielmo Piombini (saggista ed editore)
«Una rassegna critica delle principali interpretazioni con una personale, convincente riflessione di Di Martino. Mi complimento con l'autore perché è riuscito a coniugare tante idee e condurle allo scopo.» — Marcello Pera, professore emerito di Filosofia della scienza, già presidente del Senato della Repubblica Italiana
«Il centenario della Grande Guerra ha visto la pubblicazione di una cospicua quantità di studi sull’argomento, ma il saggio di Di Martino si caratterizza per un’interpretazione decisamente originale e innovativa.» — Giuliana Iurlano (Università del Salento)