A distanza di decenni dalla dissoluzione dell'URSS, John Lewis Gaddis propone una brillante sintesi sul periodo straordinariamente complesso della cosiddetta «guerra fredda», analizzando i fattori politici, economici e strategici delle scelte operate da Washington e Mosca e spiegando le ragioni delle fasi più critiche del loro scontro a distanza: il braccio di ferro per il controllo di Berlino, l'invasione sovietica dell'Ungheria, la crisi dei missili a Cuba, le guerre di Corea e del Vietnam, l'installazione di armi nucleari in Europa. Alla rigorosa ricostruzione degli eventi Gaddis affianca l'esame di alcuni aspetti della psicologia dei protagonisti, offrendo al lettore una sicura bussola per orientarsi in quel mondo di apparenze e di specchi deformanti che permise alla logica dei due blocchi di autoalimentarsi.