Cinque maggio 1968: quando due uomini si incontrano nel penitenziario di Stato della Virginia in una stanza per le visite di massima sicurezza, hanno solo una cosa in comune: entrambi vogliono le loro vite indietro.
Da un lato del divisorio in vetro siede Kenneth Deatherage, condannato a morte per lo stupro e l'omicidio brutale di una giovane donna. La giuria ha concordato con l’arringa conclusiva del procuratore: tutte le prove indicano Deatherage come il killer. Ma Deatherage afferma che le prove sono state costruite ad hoc. Egli sostiene che il giudice e il suo stesso avvocato abbiano truccato il processo contro di lui.
Dall'altro lato del divisorio siede Nate Abbitt, che era stato un procuratore di successo fino a quando provò a superare con l'alcool la crisi di mezza età che stava attraversando. Tornato finalmente in carreggiata, Nate aveva però ormai perso la sua carriera, il suo matrimonio trentennale e il rispetto di sé. Così si dedicò alla difesa penale, l'unico incarico che avrebbe potuto ottenere.
Quando il tribunale lo nomina per rappresentare Deatherage in appello, Nate non crede alla storia del complotto dietro la decisione di mandare Deatherage alla sedia elettrica. Ma, nel momento in cui la sua indagine svelerà alcuni indizi di corruzione all'interno del sistema giudiziario della contea, egli stesso si ritroverà accusato di omicidio da parte degli stessi poteri che avevano dichiarato colpevole il suo cliente.
Per salvare se stesso, Nate rischierà la propria vita e la vita degli altri, e nel corso del processo scoprirà che lui e Deatherage hanno in comune molto più di quanto egli non voglia ammettere.
Finalista al "Premio Libro dell'anno INDIEFAB" della Foreward Reviews nel 2014.
Medaglia di bronzo al "Premio Ippy" nel 2015.
Tra i Bestseller di Amazon per la categoria "Legal thriller" nel luglio 2014 e nel maggio 2015.