Misogini, psicopatici, perversi. Comunque, uomini. Un catalogo di mostri atrocemente normali. Le voci di un'America stravolta.
Come una creatura posseduta Wallace sentiva le voci e, da autentico sciamano, per esorcizzarle le ha risputate, ciascuna con il suo timbro inconfondibile, sulla pagina, usando la formula sarcastica dell'intervista. Sono le voci di un'America allucinata, che per non crepare si vomita addosso tutto il veleno possibile. Questi «uomini schifosi» sono iene che - vittime o carnefici - divorano il proprio fianco lacerato. Una galleria di tipi intimamente odiosi, laidi. Dal focomelico che si serve del proprio moncherino come arma di ricatto per portarsi a letto le donne; al depresso che riesce a far suicidare l'analista; fino al ragazzo che sta per tuffarsi in piscina, immobile in fondo al trampolino, un fermo immagine dell'irrealtà o dell'iperrealtà che ci costringe in una morsa. Tutto il non-tempo che intercorre tra il «tuffatore» del mosaico etrusco e A Bigger Splash di David Hockey riassunto nel brivido agghiacciato di un adolescente americano.