Dell'Impero britannico, che nel momento di massima espansione ha governato su un quarto delle terre e dei popoli del pianeta, oggi rimane ben poco, ma la sua impronta è ancora visibile ovunque. Infatti, nei suoi circa quattrocento anni di vita, dal Diciassettesimo al Ventesimo secolo, ha gettato le basi per la diffusione globale del proprio sistema economico (il liberismo) e politico (il parlamentarismo), della propria religione (il protestantesimo) e della propria lingua (l'inglese), sconfiggendo una serie di agguerriti imperi rivali, da quello degli Asburgo al Terzo Reich. Non è quindi esagerato affermare che il mondo di oggi è in gran parte, nel bene e nel male, il prodotto dell'epoca imperiale della Gran Bretagna.
Ma come ha potuto un piccolo arcipelago, abitato da pochi milioni di inglesi, scozzesi e irlandesi, assurgere al ruolo di superpotenza e acquisire centinaia di milioni di nuovi sudditi? Niall Ferguson esplora ogni singolo aspetto - economico, sociale, culturale e di costume - e piano di lettura di questa grandiosa epopea, in un racconto tanto coinvolgente quanto ineccepibile sotto il profilo della documentazione storica.